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Preeclampsia

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Diagnosi prenatale
La preeclampsia è la complicanza più frequente del parto.
I sintomi iniziali come cefalea, nausea e vomito sono spesso trascurati dalla paziente e interpretati come segni normali di gravidanza.
I sintomi veri e propri (ipertensione - edema - proteinuria) si manifestano quando il processo patologico è già in fase avanzata e irreversibile.

Se non individuata e quindi non trattata, provoca numerose complicanze al feto e alla madre.
Un semplice test eseguibile tra l’11a e la 13a settimana di gestazione è in grado di stabilire il grado di rischio per lo sviluppo della patologia.
Questo dato è di estrema importanza poiché una donna con un rischio aumentato per lo sviluppo di preeclampsia tra l'11a e la 13a settimana può beneficiare di una terapia profilattica in grado di scongiurare il progresso della patologia e delle sue complicanze.

 

Tale terapia non risulta efficace nel contrastare la patologia qualora quest'utlima si sia manifestata oltre la 13a settimana.
 
Il test si può richiedere insieme al bitest e permette al clinico di conoscere il rischio individuale della paziente prima del manifestarsi di ogni possibile sintomo; ciò da la possibilità di programmarne il follow-up e intraprendere l’adeguata terapia profillattica entro il primo trimestre di gravidanza interrompendo così, per tempo il processo degenerativo delle arterie uterine.