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Diagnosi Patologie Ereditarie

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Diagnosi prenatale
Le patoloigie ereditarie si trasmettono da una generazione all'altra, moltissime sono dovute ad un'alterazione di un singolo gene all'interno dei cromosomi, sono le cosiddette malattie monogeniche.
I geni, allineati sui cromosomi, sono segmenti di materiale ereditario (DNA) che svolgono specifiche funzioni.
Il DNA del genoma umano non e’ immutabile, anzi, va incontro molto spesso ad alterazioni (mutazioni).
La maggior parte di queste mutazioni non ha, almeno apparentemente, conseguenza alcuna: tutti noi siamo portatori di un gran numero di mutazioni a carico di moltissimi geni.
Ma alcune mutazioni causano effetti dannosi e malattie.

L'1% circa dei neonati è affetto da una malattia genetica dovuta alla mutazione di un singolo gene (mutazione monogenica).
La mutazione genica è presente fin dal concepimento, quindi anche alla nascita. Alcune di queste malattie comportano conseguenze già apprezzabili durante la vita fetale e nel neonato per la presenza di malformazioni o altre anomalie dello sviluppo. Altre malattie monogeniche si manifestano, invece, durante le età successive della vita; alcune rimangono silenti per anni e si manifestano solo in età adulta.

Queste malattie si trasmettono nelle famiglie secondo leggi ben definite.

Si distinguono quattro meccanismi ereditari:

  • Autosomico Dominante;
  • Autosomico Recessivo;
  • Legato al Cromosoma X Dominante;
  • Legato al Cromosoma X Recessivo.

Per ciascuna delle due classi esiste l'ulteriore suddivisione in malattie dominanti e malattie recessive. I geni, infatti, sono localizzati nei cromosomi e poichè possediamo due copie di ciascun cromosoma, possediamo anche due copie di ciascun gene.

  • Le malattie dominanti colpiscono le persone che portano un singolo gene mutato.
    (basta quindi una sola mutazione in uno dei due geni uguale per determinare fenotipo patologico).
  • Le malattie recessive colpiscono i soggetti che portano due copie del gene mutato.
    (devono essere mutati entrambi i geni per determinare manifestazioni patologiche)

Come si trasmettono le malattie autosomiche dominanti?

Una mutazione autosomica dominante può essere trasmessa ad un figlio da un genitore che è ammalato.
In questo caso ogni figlio ha il 50% circa di probabilità di ereditare la malattia.
I genitori di un bambino con malattia autosomica dominante possono anche essere sani, in questo caso si può dedurre che la malattia nel bambino origina da una nuova mutazione che si verificata durante la formazione di un gamete.
Chiaramente il genitore di questo paziente non rischia di trasmettere quella mutazione ad altri figli.
Il figlio ammalato, invece, trasmetterà la mutazione a metà dei suoi figli.

Nelle malattie autosomiche dominanti entrambi i sessi possono essere colpiti o possono trasmettere la patologie.
 
Esempi di Malattie Autosomiche Dominanti:
  • Ipercolesterolemia familiare;
  • Neurofibromatosi;
  • Nanismo acondroplasico:
  • Rene policistico di tipo adulto;
  • Sindrome di Marfan;
  • Sindrome di Noonan.

Come si trasmettono le malattie autosomiche recessive?

La maggior parte delle malattie legate al cromosoma X sono recessive.

Le mutazioni di geni localizzati sul cromosoma X sono causa di malattia nei soggetti di sesso maschile, che possiedono un solo cromosoma X. Le femmine, invece, avendo due cromosomi X, possono essere portatrici sane del gene malattia in quanto l'altro cromosoma X contiene una copia normale del gene.
Molte delle malattie legate al cromosoma X e recessive hanno un andamento familiare, cioè sono presenti nella famiglia più maschi ammalati. Le mutazioni si trasmettono attraverso femmine portatrici (cioè sane) e si esprimono in media nella metà dei loro figli maschi. La metà delle figlie femmine delle mamme portatrici sono anche loro portatrici. Tutti gli altri figli e figlie sono sani.

Un fattore di rischio per le malattie autosomiche recessive è costituito dalla consanguineità.
 
Esempi di Malattie Autosomiche Dominanti:
  • Fibrosi Cistica;
  • Emocromatosi Ereditaria;
  • Molte forme di Sordità Congenita;
  • Atrofia Muscolare Spinale;
  • Talassemia.

Come si trasmettono le malattie legate al cromosoma X?

La maggior parte delle malattie legate al cromosoma X sono recessive.

Le mutazioni di geni localizzati sul cromosoma X sono causa di malattia nei soggetti di sesso maschile, che possiedono un solo cromosoma X. Le femmine, invece, avendo due cromosomi X, possono essere portatrici sane del gene malattia in quanto l'altro cromosoma X contiene una copia normale del gene.
Molte delle malattie legate al cromosoma X e recessive hanno un andamento familiare, cioè sono presenti nella famiglia più maschi ammalati. Le mutazioni si trasmettono attraverso femmine portatrici (cioè sane) e si esprimono in media nella metà dei loro figli maschi. La metà delle figlie femmine delle mamme portatrici sono anche loro portatrici. Tutti gli altri figli e figlie sono sani.

In 1/3 circa dei casi che si verificano in famiglie che non hanno precedenti di malattie legate al cromosoma X e la madre non portatrice, la malattia origina da una nuova mutazione.

Esempi di Malattie legate al cromosoma X Recessive:

  • Emofilia;
  • Favismo;
  • Molte forme di Ritardo Mentale;
  • Ittiosi
  • Distrofia Muscolare di Duchenne.

In molte malattie monogeniche il gene che causa la malattia è conosciuto; è quindi possibile effettuare diagnosi genetiche per molte patologie ereditarie.

Se il gene che causa la malattia non è stato ancora scoperto, la diagnosi è esclusivamente clinica; non è possibile confermarla con un esame di laboratorio.