Test per la disbiosi intestinale
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Nel nostro intestino convivono batteri "buoni" e batteri "cattivi", quando è presente un buon equilibrio tra questi si parla di eubiosi intestinale, mentre quando è presente uno squilibrio, a favore dei cosiddetti batteri “cattivi”, si parla di disbiosi intestinale.
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Il test per la Disbiosi Intestinale consiste nella quantificazione di due sostanze presenti nelle urine: lo Scatolo e l'Indicano. Queste molecole sono presenti nelle urine dei soggetti eubiotici in tracce mentre risultano aumentate in caso di disbiosi. Quando i due valori (Scatolo e Indicano) sono nella norma vuol dire che la flora batterica intestinale è in buona salute.
Il test per la Disbiosi Intestinale ci dà anche alcune indicazioni sul tratto dell’intestino che soffre maggiormente di uno squilibrio della flora batterica: se è alterato il valore dello scatolo il problema è soprattutto a carico dell’intestino crasso, in particolar modo del colon; se invece risulta alterato il valore dell’indicano, è l’intestino tenue ad essere più sofferente.
Se risultano alti entrambi i valori, allora vuol dire che l’alterazione riguarda sia l’intestino tenue che il crasso.
Se risultano alti entrambi i valori, allora vuol dire che l’alterazione riguarda sia l’intestino tenue che il crasso.
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Il test Disbiosi Intestinale Plus oltre al dosaggio di Scatolo ed Indicano prevede la quantificazione di altri 11 acidi organici urinari prodotti dal metabolismo batterico, quali:
- 3,4 Diidrossifenilpropionato
- Benzoato
- Creatinina
- D-arabinitolo
- D-lattato
- Ippurato
- Acetato di fenile
- Fenilpropionato
- Tricarballilato
- p-idrossibenzoato
- p-idrossifenilacetato
I metaboliti identificati dal test non sono prodotti dalle cellule umane ma sono markers aspecifici o specifici di una ipercolonizzazione di batteri cattivi, per esempio:
Il 3,4 Diidrossifenilpropionato è un metabolita spia di una colonizzazione di Clostridium Species.
D-Arabinitolo è un marker specifico di Candida Species. Può causare disturbi in pazienti soprattutto se associati a stati immunodepressione e di fatica cronica.
*D-Lattato è un indicatore di Lactobacillus Acidophilus ed è sintomatico di un malassorbimento dei carboidrati responsabile dei sintomi classici della disbiosi intensitnale.
Il 3,4 Diidrossifenilpropionato è un metabolita spia di una colonizzazione di Clostridium Species.
D-Arabinitolo è un marker specifico di Candida Species. Può causare disturbi in pazienti soprattutto se associati a stati immunodepressione e di fatica cronica.
*D-Lattato è un indicatore di Lactobacillus Acidophilus ed è sintomatico di un malassorbimento dei carboidrati responsabile dei sintomi classici della disbiosi intensitnale.
Quando eseguire il test
E' preferibile eseguire il test quando si è in presenza di:
- Sintomi intestinali (dolori addominali, stitichezza, meteorismo, diarrea, gonfiore addominale);
- Intolleranze Alimentari;
- Durante o in seguito a terapia antibiotica;
- Sindrome del colon irritabile;
- In menopausa;
- Infezioni Vaginali;
- Allergie;
- Acne;
- Malattie Autoimmuni;
- Sbalzi d’umore;
- Cambio di abitudini alimentari;
- Durante una dieta;
- Periodi di stress;
- Terapia farmacologica prolungata;
- Sovrappeso, Obesità: